General Atomics MQ-1C Predator A

Nel 1997 il Ministero Difesa iniziò a mettere a punto un requisito operativo interforze, e nel gennaio 2001 fu decisa l’acquisizione del sistema Predator, in cinque esemplari più due ordinati nel 2007. L’Aeronautica Militare fu incaricata di gestire operativamente i velivoli, che vennero destinati al 32° Stormo. I Predator italiani sono equipaggiati con una torretta girostabilizzata tipo Wescam Model 14 Skyball dotata di sensori elettro-ottici e infrarosso (EO/IR); dispongono di IFF, radio VHF e UHF, e possono comunicare mediante data link in banda C (line of sight, portata 150 NM) e in banda KU satellitare. L’equipaggio si compone di un pilota e di due operatori di sistema, tutti ospitati in una Ground Control Station. Il primo RQ-1B italiano è stato consegnato nel gennaio 2004 sulla base di Gray Butte, California. Nel giugno 2009 ha volato il primo Predator (velivolo AV-SA-0007) con il nuovo standard di equipaggiamenti. La macchina, denominata Predator A Plus (MQ-1C), è dotata di ala a maggiore allungamento, Raytheon 3M Mission Targeting System (MTS-A) con nuovi sensori elettro-ottici, illuminatore e designatore laser, nuovo pacchetto avionico, diversa stazione di controllo con trasmissione satellitare e nuovo software di gestione operativa. Il programma prevede l’aggiornamento entro il 2010 di tutte le quattro macchine del primo lotto, più l’acquisizione delle due nuove. Due ulteriori esemplari sono stati consegnati nel dicembre 2015. Oggi i velivoli sono assegnati al 61° Gruppo e operano dalla base di Sigonella. (Matricole Militari da AV-0001-H)


CARATTERISTICHE TECNICHE

Dimensioni apertura alare 14,84 m; lunghezza 8,23 m; altezza 1,82 m
• Pesi massimo al decollo 1.035 Kg; carico utile 202,5 Kg
• Motore un Rotax 912 a pistoni da 81 CV
• Prestazioni velocità di crociera 130 Km/h (70 Kts); tangenza massima 7.620 m; autonomia oltre 40 ore
• Equipaggio 3 (a terra)