Firmato un secondo contratto per le nuove blindo Centauro 2

Il 30 dicembre 2020 presso Palazzo Guidoni, sede del Segretariato Generale della Difesa e della Direzione Nazionale degli Armamenti, il Direttore degli Armamenti Terrestri, Ten. Gen. Paolo Giovannini e il Direttore Commerciale della Società Consortile Iveco – Oto Melara (CIO), Ing. Giovanni Luisi, hanno firmato il contratto per l’acquisizione di 86 esemplari della Blindo Armata Centauro 2 (denominata dall’Esercito Italiano: Nuova Blindo Centauro) più 10 in opzione, supporto logistico integrato e attrezzature.

Il contratto, che segna il proseguimento della fornitura iniziale dei primi 10 esemplari (acquisiti con il precedente contratto firmato nel luglio 2018) a fronte di un’esigenza totale dell’Esercito Italiano di 150 unità, garantisce una stabilità di lungo periodo consolidando il presidio di competenze strategiche per il settore terrestre dell’industria nazionale della Difesa e assicurando la continuità produttiva.

Nel programma, oltre alle pregevoli risorse tecniche ed umane delle aziende consociate Iveco Defence Vehicles e Leonardo, sono attivamente coinvolti fornitori, PMI e grandi aziende, operanti nella quasi totalità nel territorio nazionale.

La Centauro 2 rappresenta un eccezionale passo in avanti rispetto alla precedente Centauro 1 in termini di potenza, osservazione, mobilità, ergonomia, condotta di tiro, comunicazione oltre, naturalmente, alla massima protezione dell’equipaggio. Dotata di un moderno powerpack da oltre 700HP e della trasmissione ad H, tipica dei blindati 8×8 della famiglia Centauro, la Centauro 2 si avvale di un’architettura interamente digitale e di una torre di nuova generazione con cannone da 120mm e sistemi di Comunicazione Comando e Controllo che rendono la Centauro il più moderno dei mezzi in servizio presso l’Esercito Italiano.

Il risultato è un veicolo blindato innovativo in grado di operare in ogni scenario: dalle missioni a difesa della sicurezza nazionale, alle operazioni di supporto e mantenimento della pace ad ogni altro teatro operativo in cui siano chiamate ad intervenire le nostre Forze Armate.

(foto: CIO)